Eravamo un paese di poeti, santi e navigatori
e mò che cosa siam rimasti? Solo una manica di stronzi e nulla più
però tu, tu m'ispiri nobili poemi, siam rimasti senza barca però abbiamo ancora i remi
E hanno cementificato pure il mio bosco fatato dove rincorrevo ninfe in gioventù
torneremo al nucleare, han gettato un uomo in mare
beh tanto era un clandestino, fu il destino e nulla più
mentre lei è troppo bella, troppo per essere vera, è una truffa, un alambicco, una chimera
e Bianca è una splendida trappola per topi quasi pronta per scattare, si potrebbe anche far male
meglio non oltrepassare quelle siepi.
Eravamo l'amore, eravamo il calore, eravamo il mare, eravamo il sole
eravamo i più belli, eravamo i ribelli, eravamo in volo come stormi di uccelli
Eravamo un paese di poeti, santi e navigatori e che cosa siam rimasti ora?
Solamente tante anime in galera
I bresciani e i milanesi vglion fa l'americani ma assomiglian maggiormente a cremonesi e lodigiani
Roma poi tra gli alveari resta quello più attraente però non sopporto più maree di gente
c'è anche il nuovo Marco Polo, all'aeroporto prende il volo
se ne va dritto a Bangkok a prostitute con lo scolo
mentre lei è troppo bella, troppo per essere mia, è una drga, un'overdose, un estremismo, una mania
meglio aspettare o fuggire via
Eravamo l'amore, eravamo il calore, eravamo il mare, eravamo il sole
eravamo i più belli, eravamo i ribelli, eravamo in volo come stormi di uccelli
Come è nera questa notte senza luna e senza stelle, senza donne, son fuggite pure quelle
siam rimasti solo in pochi, io coi miei poeti e Dio che magari esiste pure, non son solo sfumature
di petrolio in una lapide di un mondo alla rovina
torneremo a scriver versi forse in prosa, forse in rima, forse a Bianca od a quell'altra che mi manca
dormiremo dentro ad una cassapanca sotto terra, mai più pace, mai più tregua, mai più guerra
solo amore, amore, amore, riposato ed incolore
solo allora forse sì che torneremo somiglianti a questo sogno partorito da uno scemo
solo allora forse sì che capiremo d'esser semplicemente ciò che siamo
per la poesia, per l'anarchia, per la magia, per l'armonia
eravamo i più belli, eravamo i monelli, eravamo i celti, i romani, i menestrelli
prima di esser fascisti, radicali o comunisti eravamo semplicemente tanti artisti
Eravamo l'amore, eravamo il calore, eravamo il mare, eravamo il sole
eravamo i più belli, eravamo i ribelli, eravamo in volo come stormi di uccelli
per la poesia, per l'anarchia, per la magia, per l'armonia
Eravamo un paese di poeti, santi e navigatori
e mò che cosa siam rimasti? Solo una manica di stronzi e nulla più, però tu...
credits
from Eravamo un paese di poeti, santi e navigatori,
released October 5, 2014
LYRICS AND MUSIC BY CARLO “KAMAL” BONOMELLI
arrangement: Carlo ”Kamal” Bonomelli (vocals, classic), Federico “Peo” Visconti (bass, chorus), Fabrizio “Peeter” Giacomelli (cajòn, chorus), Sergio “Marchiù” Marchioni (chorus), Domenico “Resci” Rescigno (flamenco guitar).
Carlo Bonomelli was born in a small mountain village in the middle of italian Alps. Musically self-taught, in the early
2000's he was part of several musical projects, In 2007 he started his solo project and during a trip to Nepal he received the nickname Kamal. Between 2010 and 2013 he lived between Australia and Asia.He actually lives between his village in the Alps and the rest of the Universe....more
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