1. |
Il Baretto
04:40
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IL BARETTO:
Che respiro ha l'alveare? Che l'insetto s'è annegato in fondo al mare
basterà una sigaretta e come nuovo lo farem resuscitare
L'agorà dei pensatori, poeti beat e cantautori
si son sciolti come fossero ghiaccioli
questo luogo è un po' malsano, c'è anche un cane sul divano
e una femmina che pare un aeroplano
Ma per fortuna io mi bagno nelle acque del torrente
che è più sacro anche del Gange,mi purifica la mente
questo chiosco è maledetto, vieni pure tu al Baretto
ma attenzione o diventi come Getto.
RIT.
E non cadere nel fosso, vieni su al Parco Dosso
togliti gli indumenti e festeggiamo gli eventi
un bel tuffo nel Grigna fa passare “la scimmia”
portaci donne e buoi che oggi suonan Gli Eroi.
Quest'amaca che ristoro! Allucinogeno travaglio giornaliero
restauriamo un po' il decoro se no arriva il Marescial Carabbiniero
quand'ecco appare Mario “Fammi un bianco col Martini!”
“narrerò curiose storie di briganti altoatesini”
c'è un odore di pollaio, questo bar è un puttanaio
degli artisti indispensabil calamaio.
E smorzate quello stereo, vado via, piglio un aereo
non ne voglio più sapere e smettetela di urlare!
Ciao ragazzi me ne vado un po' a dormire, ciao ragazze me ne torno un po' a sognare!
Ma non si può, ecco Tonino! Una bbìra a Stefanino
con gli urang utan che giocano a calcetto e bevon vino
fuoco al tubo della pace (boom!), tanto fumo e niente brace
in fondo in fondo questo luogo ai pazzi piace.
Rit. E non cadere nel fosso...
Poi Kamal il cantautore guerrigliero dell'amore
non la molla 'sta chitrra manco se scoppia la guerra!
Passa il ponte una ninfetta transalpina bella come una fatina
la mangiamo con lo sguardo e se la cucca un energumeno infingardo (bastardo!)
Setta della luna piena e macrobiotica la cena
un caffè equo-solidale, poi faremo il funerale RE
alla nostra militanza od eventuale sanità mentale
l'estate sta finendo e la rivoluzione s'ha ancora da iniziare.
E tu segnami una “barra” che al ritorno dalla Spagna
se ritorno, io ritornerò a pagare
E se poi mi prendo il vizio, io, di andarmene a Pisogne
chi ci viene più in codeste fredde fogne.
Rit.
E non cadere nel fosso...
Che respiro ha l'alveare? È già settembre, ci dobbiamo salutare
cineforum all'aperto e sole caldo per un po' dovrem scordare
nel frattempo siam maestri delle arti del non-fare
e vedremo se riusciamo un poco il mondo a rallentare
abbiam resuscitato mosche, abbiam cantato cose strane
non la smetteremo mai noi di sognare
e non la smetteremo mai noi di sognare
non la smetteremo mai... noi di sognare.
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2. |
Folletti e fichette
03:11
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FOLLETTI E FICHETTE:
Un dì mentre vagavo dentro a lo bosco dei fatti miei
incontrai cinque folletti che di certo non eran sei
vagavano alla ricerca di una fica della loro misura misera.
Gli dissi “voi se cercate una figa amici miei MI
vi consiglio una mia vecchia cara amica un po' bonsai”
ma lor prontamente mi disser “L'abbiam già veduta giammai LA
e niente 'orco Giuda da ella abbiamo ottenuto, ahi ahi!”
Ma allora chissenefrega, i folletti si fanno una ...
dimenticano e scappano in Svizzera un ano.
Lai la lalalalala...
E poi al loro ritorno vanno ad amanite sopra Borno
sull'altipiano mangiano anche il formaggio nostrano
cercano ancora una figa nana per rintanarsi dentro di lei
ma dopo anni di pieni i coglioni grazie a Zapatero son folletti gay
Che inseguono il sottoscritto per farne forse un sodomo soffritto
ma ciàpo pronto lo schioppo e gli tuono in crapa a più non posso
mondo grigio di nane figone e folletti perversi che vogliono me
ora basta sogni e allucinazioni, ritorno concreto, ritorno da te
Metti l'acqua per la pasta e nuda aspettami sul bidet
non chiedere spiegazioni, spèta 'n minüt che ta fo' vidì me.
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3. |
Inno alla pazzia
04:17
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INNO ALLA PAZZIA:
L'abbiamo conosciuto tutti quanti quel vampiro che beveva solo chianti
per non parlare poi della sibilla bolscevica, quella che allevava mosche all'interno della fica
L'abbiam veduto tutti anche Gesù, il Cristo dopo morto tornar giù
ma non stavamo certo in una chiesa alla domenica, osservavamo il grano crescere
studiandone la mimica, influenzandone la metrica.
Cerco una verità nel margine, alla periferia di ogni consuetudine
e incontro sula via forse anche troppe idee malate
partorite da banditi e signorine scostumate.
Decretando un nuovo mondo di pazzia
produrremo centomila nuove forme di utopia
RIT.
E se noi siamo gli inetti voi di certo siete insetti
e se noi saremmo i folli voi allora siete i nulli
in questo mondo di dementi non vogliamo inesistenti.
Cerco una verità nel margine, ne trovo più di una in fondo al precipizio
mentre nelle vostre sfavillanti piattaforme tutto è asettico e sfarzoso, che supplizio!
Mi domando come voi possiate fare
a crogiuolarvi entro tante vuote sterili barriere
godere di una vita fatta a rate (da pagare!)
erigendo e respirando solamente ciminiere.
Rit.
E se noi siamo....
L'abbiamo conosciuta tutti quanti quella vacca che vendeva il latte ai santi
per non parlare poi di quell'alieno sodomita
quello che mangiava a pranzo uno sformato di amanita.
Li abbiam veduti tutti e anche di più
luterani conversare con Vishnu
ma non stavamo certo dentro a un film di fantascienza
coglievamo l'impossibile in questa vuota esistenza
in questa scarna resistenza.
Decretando un nuovo mondo di pazzia
produrremo centomila nuove forme di utopia
chi dal Liechtenstein e chi dall'Algeria,
vomiteremo se non altro qualche straccio di poesia.
Rit.
E se noi siamo gli inetti...
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Carlo KAMAL Bonomelli Lombardy, Italy
Carlo Bonomelli was born in a small mountain village in the middle of italian Alps. Musically self-taught, in the early 2000's he was part of several musical projects, In 2007 he started his solo project and during a trip to Nepal he received the nickname Kamal. Between 2010 and 2013 he lived between Australia and Asia.He actually lives between his village in the Alps and the rest of the Universe. ... more
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